giovedì 18 agosto 2016

Europa fai di più per il lavoro, la richiesta di 3 europei su 4

Insieme alla lotta al terrorismo quello della disoccupazione è il tema che preoccupa di più i cittadini del Vecchio Continente. Giudicano negativamente quel che è stato fatto finora e chiedono che al più presto siano introdotte politiche e strumenti più efficaci. I risultati del numero speciale di Eurobarometro




Con il crescente timore per il terrorismo che colpisce sempre di più le città europee, e la Gran Bretagna che ha votato per l'uscita dall'Europa, il tema della disoccupazione rimane in ogni caso tra quelli che preoccupano di più i cittadini europei. Ancora alle prese con il bisogno di trovare un impiego, la gran parte di loro è insoddisfatta di quel che l'Unione europea sta facendo per combattere la disoccupazione e chiede che siano aumentati gli interventi per uscire da una situazione che ormai si sta prolungando da troppo tempo.

Il tasso di disoccupazione dell'Europa dell'area dell'euro, aggiustato stagionalmente, è pari al 10,1 per cento secondo gli ultimi dati Eurostat (maggio 2016). Se si guarda all'Europa dei 28, il tasso di disoccupazione è leggermente inferiore e pari all'8,6 per cento. Un dato che, confrontato con quello dell'anno scorso (9,6%), è migliore di un punto percentuale. L'ultima registrata da Eurostat, è la quota dei senza lavoro più bassa dell'Europa a 28 dal marzo del 2009.
Eppure se chiamati a chiedere all'Europa di intervenire al più presto su quel che più è importante, gli europei continuano a indicare proprio la disoccupazione come il tema a cui tengono molto. Secondo le stime di Eurostat nell'Europa dei 28 sono 21,1 i milioni di donne e uomini ancora in cerca di un posto. Di questi, 4,2 milioni sono giovani con meno di 25 anni. Nell'area dell'euro, i disoccupati sono 16,3 milioni. Ancora tanti, troppi, per potersi permettere di non dare loro delle risposte, delle politiche e degli strumenti che aiutino l'economia a restituire a ciascuno di loro l'impiego di cui hanno bisogno.
Nel numero speciale di Eurobaromentro, che ha coinvolto 28 mila europei, è emersa tutta l'insoddisfazione. Il 69 per cento dei cittadini europei ritiene che la battaglia contro la disoccupazione è ancora insufficiente e le misure adottate fino a ora non sono state capaci di dare risposte adeguate. E' la stessa percentuale che si pronuncia sul tema della lotta contro il terrorismo.
In Italia, così come in Francia, la quota degli insoddisfatti, per il modo con cui l'Europa e i governi stanno conducendo la battaglia alla disoccupazione, sale al 79 per cento. Ancor più insoddisfatti sono i greci (il 94 per cento), i portoghesi (il 93 per cento) e gli spagnoli (l'87 per cento).
Quella della battaglia al terrorismo è l'altro grande tema che desta preoccupazione (il 69 per cento degli europei) e su cui si concentra il rapporto anche analizzando i dettagli delle misure che gli europei chiedono vengano introdotte. Propria la lotta al terrorismo è l'area su cui il maggior numero di europei (l'82 per cento) auspica si faccia di più e al più presto. Gli italiani sono tra i più preoccupati (l'88 per cento), insieme a portoghesi (91 per cento), spagnoli (84 per cento), francesi, belgi e tedeschi (83 per cento).
Altri temi economici


continuano comunque a restare al centro delle preoccupazioni quotidiane. L'indagine ha rilevato come, oltre alla disoccupazione, il 66 per cento dei cittadini ritiene che la battaglia contro le frodi fiscali sia stata finora insufficiente tanto che il 75 per cento ne chiede un rafforzamento.

FONTE: repubblica.it