giovedì 31 marzo 2016

Morti sul lavoro e il calo delle attenzioni

Si registra un aumento di vittime sul lavoro dal 2006 ad oggi, dato preoccuante se si tiene in
considerazione anche il tasso di disoccupazione in continua crescita.
Gli effetti della prevenzione negli infortuni sul lavoro che si aspettano da parte delle istituzioni e dalla società civile tardano ad arrivare in materia di salute e sicurezza sul lavoro.
La promozione della cultura della sicurezza sul lavoro viene, nella maggior parte delle volte, ostentata a parole.
La scarsa applicazione di strumenti formativi e informativi vengono percepiti come costi aggiuntivi e non come investimenti sulle risorse umane con effetto positivo su tutta l'organizzazione.
L'Agenzia Europea per la salute e la sicurezza sul lavoro ha individuato, nel quadro comuntario, i problemi legati alla sicurezza nel settore delle costruzioni: una fortissima percentuale delle attvità nel settore edile sono di piccole e medie dimensioni; l'edilizia è uno dei lavori fisicamente più impegnativi.
Altre ricadute sociali in questa direzione sono prodotte dalla crisi economiche che ne distoglie l'attenzione dell'opinione pubblica sulle morti sul lavoro.
Dal 2006 ad oggi si registra un aumento delle morti nei luoghi di lavoro: 752 vittime nei primi otto mesi del 2015 con aumento di 100 vittime registrate nello stesso periodo del 2015.